I fringe benefit sono, appunto, dei benefici che le aziende danno ai propri dipendenti il relazione alla mansione svolta con lo scopo primario di aumentarne le produttività.
Possono essere di vario genere e spaziano dalla classica auto o telefonino aziendale fino a sconti sulle pensioni private, biglietti gratuiti per spettacoli, buoni pasto.
I benefit aziendali hanno avuto il loro primo grande boom negli anni 60 quando le grandi multinazionali che dovevano trasferire i propri dirigenti, hanno agevolato la loro permanenza lontano da casa con diversi incentivi e agevolazioni.
Col passare del tempo, si è capito che i benefit incentivavano positivamente il dipendente, che, lavorando di più e meglio, superava le spese che l’azienda aveva sostenuto per i benefit.
Questa particolare forma di incentivo al lavoro, rendono sicuramente la vita più comoda al collaboratore ma avendo un campo infinito di applicazioni, riesce a dare degli grandi vantaggi anche all’azienda.
I fringe benefit non devono essere confusi con la tredicesima, che è stabilita dai contratti di lavoro e che viene calcolata come spiegato sul sito Guidelavoro.net in questo articolo.
Stipendio e benefit
Chi non ha mai ricevuto dei benefit aziendali, inizialmente potrebbe preferire il denaro contante piuttosto che l’incentivo. In realtà si è scoperto che più alto è il valore dello stipendio, maggiore sarà la voglia di usufruire di benefit. Il motivo è presto detto: chi percepisce uno stipendio di 3000 Euro, non noterà enormi vantaggi nel ricevere 100 o 200 Euro in più al mese mentre, a conti fatti, preferirà usufruire di benefit di valore comunque superiore ma molto più convenienti all’azienda.
Pensiamo agli asilo nidi aziendali che spesso rientrano tra i benefit per alcuni dipendenti. Tra ricevere un aumento pari al costo dell’asilo ed avere un benefit di sconto sull’asilo stesso situato presso la propria azienda, si preferirà quasi certamente la seconda ipotesi: la struttura è vicina al luogo di lavoro, si risparmia tempo e benzina per accompagnare e riprendere il bimbo, in caso di problemi potrete raggiungere il vostro bambino in brevissimo tempo.
A tutto questo si aggiunge che un aumento di stipendio è spesso un miraggio mentre i benefit possono essere scelti e a volte contrattati. Spesso i benefit sono il motivo per cui si rinuncia ad un nuovo posto di lavoro, anche se lo stipendio promesso è leggermente superiore.
Il benefit è un incentivo che incentiva: in molte realtà aziendali, i colleghi combattono a suon di produttività per ottenere il cellulare migliore, il notebook più potente o l’auto più grande.
Costi per il dipendente
Alcuni benefit hanno un costo per dipendente. Parliamo soprattutto della tanto desidera auto aziendale che nel caso in cui venga adoperata dal dipendete anche nell’ambito privato (festivi, prefestivi e in tutti i casi di utilizzo oltre l’ambito aziendale) prevede la sopportazione di un costo da parte del dipendente.
Il compito dell’azienda
Per evitare che l’utilizzo di benefit si rilevi un buco nell’acqua, è indispensabile che l’azienda valuti in primo luogo il tipo di benefit preferito dai vari comparti dell’azienda e successivamente valutare il valore del benefit in relazione al grado di produttività.
Anche età e condizione famigliare sono delle condizioni da tenere in seria considerazione.
Ad esempio: un operaio di 40 anni con 2 figli preferirà sicuramente dei buoni pasto e qualche biglietto per il cinema piuttosto che l’ultimo modello di cellulare da 500 Euro.
La cosa migliore sarebbe fare un veloce censimento sui benefit preferiti dai dipendenti e lasciare sempre un certo margine di scelta su benefit economicamente equivalenti.