In Italia non abbiamo la stessa situazione economica delle Germania, ne siamo consapevoli più o meno tutti. Allo stesso modo è cosa nota che in altri Paesi europei il livello medio delle retribuzioni sia decisamente più elevato, ma nonostante tutto colpisce il fatto che, stipendi detassati alla mano, i lavoratori italiani sono tra i meno pagati dell’Unione. Lavoratori di serie B, come ha già affermato qualcuno, ancora una volta per colpa delle tasse, capro espiatorio di tutti i mali del Paese. In sostanza, al momento noi guadagniamo in media il 15% in meno dei tedeschi.
I dati emergono da un’analisi dell’Istat, che piazza l’Italia al dodicesimo posto nell’UE a 27 in una ipotetica classifica dei salari.
Questo significa che la retribuzione dalle nostre parti, pur essendo di poco sopra la media dell’intera Unione Europea, è comunque ben al di sotto della media della zona euro. La percentuale che ci differenzia dagli altri Paesi si riferisce alla retribuzione oraria lorda, espressa in termini nominali e quindi senza tener conto del potere di acquisto: questa è inferiore di circa il 14,6% rispetto alla Germania, ma anche del 13% rispetto al Regno Unito e dell’11% alla Francia.
Risulta davvero di magra consolazione sapere che la retribuzione oraria lorda nello stivale è superiore del 26% rispetto alla Spagna, Paese che ancora più di noi sta patendo gli effetti compulsivi della crisi di competitività. Non consola perché il nostro valore (14,5 euro all’ora) sbiadisce se messo a confronto con i valori più elevati dell’Unione. La Germania, nonostante quanto si possa pensare, non è ai primi posti in questa particolare classifica, che vede dominare Danimarca (27,09 euro), Irlanda (22,23 euro) e Lussemburgo (21,95 euro). All’opposto, invece, Bulgaria (2,04 euro) e Romania (2,67 euro), ovvero le nuove frontiere della fuga delle industrie occidentali.
I dati raccolti consentono così il confronto con un’altra analisi non meno importante, che ci fornisce un quadro ancora più fosco. Ci riferiamo ai dati raccolti dall’Ocse riferiti al rapporto sulla tassazione del lavoro. Se in linea di massima la media oraria di retribuzione galleggia in una poco aurea mediocrità, decisamente peggiore è il punto di vista dello stipendio totale depurato dalle tasse. Tra i Paesi Ocse siamo infatti al 23esimo posto su 34 per quanto riguarda i salari, dietro anche alla Spagna. Il rapporto con la Germania, poi, è ancora più impietoso: lo stipendio medio degli italiani risulta di 19.313 euro l’anno, contro i 25.346 della Germania, ovvero il 25% in meno. Merito delle tasse, visto che la tassazione media delle retribuzioni nei Paesi Ocse è del 35,3, mentre in Italia era del 47,6% e oggi tende a salire ancora di più.