Purtroppo può capitare a tutti di avere un addebito errato sul proprio conto bancario, ma in questi casi non tutti sanno cosa e come bisogna comportarsi. Ma possiamo stare tranquilli, per fortuna, la legge può aiutarci a risolvere il problema tutelandoci.
Molti problemi fortunatamente possono essere trattati per telefono, infatti sull’estratto conto è indicato il numero di telefono apposito cui i clienti possono rivolgersi per i chiarimenti. E’ sempre consigliabile annotare la data e l’ora della chiamata, il nome della persona con cui si è parlato e gli accordi presi con quest persona.
Una volta telefonato bisogna scrivere alla banca o all’organizzazione emettitrice, entro il tempo massimo indicatoci al telefono, dove indicheremo tutti i nostri dati (nome, indirizzo, numero di conto, natura e ammontere dell’operazione erroneamente addebitata e spiegando il perchè si ritiene sia stato commesso un errore.
Inviare la lettera con raccomandata e ricevuta di ritorno, nel caso inserire anche eventuali allegati. Una volta inviata la lettera, non si è tenuti a pagare né la somma in questione, né l’importo minimo, né alcuna commissione mensile, finchè il tutto non sia stato chiarito.
Per legge il creditore ha 30 giorni per notificare il ricevimento della lettera e un massimo tempo di 90 giorni per risolvere la questione, inoltre il creditore non può chiudere il conto del cliente, inviare lettere d’incasso o di recupero crediti o a un legale, fare causa al cliente.
La banca è tenuta a rispondere entro 30 giorni dalla data in cui ha ricevuto la lettera, come spiegato in questa guida sul reclamo Unicredit, e passato questo periodo il cliente può rivolgersi entro i termini previsti all’Arbitro Bancario Finanziario.