L’assemblea è l’organo che amministra la quotidianità del condominio e prende le decisioni più importanti riguardo ai vari lavori ordinari e straordinari da compiere nello stabile. Dispone degli spazi comuni, può nominare, riconfermare e allontanare un amministratore, attribuisce allo stesso amministratore una paga, approva i bilanci annuali e ripartisce tra ogni appartenente allo stabile le varie quote da pagare per acqua comune, riscaldamento comune, lavori di pulizia e giardinaggio.
Infine l’assemblea oltre alla manutenzione ordinaria può approvare tutte le opere straordinarie come rifacimenti di tetti, abbattimenti di alberi dal giardino condominiale, pittura di pareti comuni, rifacimenti di citofoni ecc. Solo e soltanto nel corso dell’assemblea si può arrivare ad una modifica dei singoli punti del regolamento condominiale. Viste le importantissime competenze è bene sapere come si convoca l’assemblea e quando essa è da ritenersi valida.
Per la convocazione, almeno una volta l’anno va tenuta l’assemblea ordinaria dei condomini che deve approvare i consuntivi e confermare o revocare l’amministratore. Altrimenti si convoca un’assemblea straordinaria.
Per un’assemblea non ordinaria serve la richiesta di almeno due condomini con in totale non meno di un sesto dei millesimi complessivi dello stabile.
Tutti gli altri condomini devono essere allertati tramite raccomandata con ricevuta di ritorno dell’assemblea con un preavviso di non meno di cinque giorni. I condomini possono anche delegare un’altra persona alla partecipazione all’assemblea, comunicando la decisione con un documento tipo questo modello di delega.
L’unico limite è che il delegato non può a sua volta delegare un’altra persona a partecipare.
La legge stabilisce che, se i condomini risultano essere più di venti, il delegato non può rappresentare più di un quinto dei condomini.