Oggi parliamo di un tipo di prestito particolare, quello cambializzato. Ovvero, un finanziamento rimborsabile con rate rappresentate da cambiali. Appartiene alla categoria dei prestiti non finalizzati. Risulta essere semplice da ottenere e non richiede particolari problematiche burocratiche. Viene accettato praticamente da tutte le finanziarie.
Una volta ottenuto, il cliente rimborserà le rate con cambiali a scadenza mensile a un tasso d’interesse fisso. Possono richiedere questo tipo di finanziamento i lavoratori dipendenti e quelli autonomi. La caratteristica principale è quindi l’utilizzo della cambiale per la restituzione del finanziamento. La cambiale è infatti un titolo esecutivo, come spiegato più nel dettaglio in questo sito sulle cambiali, e quindi il creditore può agire in modo diretto sul debitore in caso di problemi di pagamento.
Anche con il prestito cambializzato, naturalmente, vengono chiese delle garanzie.
Possono fare ricorso a questa forma di prestito anche gli stranieri e coloro che non dispongono di un conto corrente. Non solo. Siccome non richiede alcuna ricerca nella banca dati, può essere richiesto anche da cattivi pagatori.
La massima somma richiesta è 60mila euro, con 120 mesi di scadenza. Per richiederlo, bisogna compilare un apposito modulo e presentare l’ultima busta paga e il modello cud, per i lavoratori dipendenti; il modello 730 per i lavoratori autonomi e liberi professionisti. Entro 4 o 8 giorni, l’ente erogatore concederà il prestito con assegno circolare a nome del richiedente o con bonifico sul conto corrente.
Trattandosi di un finanziamento ottenuto con cambiali, in caso di mancato pagamento, si arriverà anche al pignoramento e vendita coatta dei beni del debitore.